- In saldo!

La storia : Bruno Ribadi di ritorno da una delle sue spedizioni in giro per la Sicilia, rincasava all’alba a bordo di un carretto siciliano, recando con sé un carico fatto di peperoni verdi e rossi, olive nere, pomodori secchi e capperi di Salina.
Mentre rimuginava sul suo bottino e sui potenziali usi dei pregiati prodotti per le ricette delle sue birre, Bruno viene attratto da una luce e curioso come sempre, si avvicina alla fonte luminosa. Grande è la sorpresa del birraio nello scoprire che quella luce proveniva dalla fucina di un grande maestro della pasticceria, Santi Palazzolo, il quale come ogni giorno all’alba, iniziava a lavorare nel suo laboratorio.
Spinto dall’innata sete di conoscenza, Bruno chiede al Maestro Palazzolo di poterlo assistere nelle sue preparazioni, proponendosi come aiutante; il buon maestro accetta e prende Bruno a bottega con sé. Trovandosi nel pieno del periodo natalizio, la produzione del laboratorio era votata alla preparazione dei panettoni, la cui realizzazione era scrupolosamente e minuziosamente seguita dal maître patissier e dal solerte aiutante. In un momento di pausa, assorto tra i suoi pensieri e sorseggiando una Sicilian Pale Ale, Bruno fa inavvertitamente caderela birra nel prezioso impasto.
Grande è lo sgomento del Maestro che inizia a rincorrere Ribadi in giro per il laboratorio. Nella concitazione del momento i due non si accorgono però che una strana alchimia si sta verificando: l’ impasto muta improvvisamente aspetto, iniziando a lievitarerapidamente e a dismisura. Aerrato finalmente Bruno per il colletto del camice, Santi Palazzolo si accorge che l’impasto si era tramutato in un gigantesco panettone: “Che cosa hai combinato?” urla il Maestro all’attonito assistente.
Superato lo sgomento Palazzolo e Ribadi si ricompongono per accostarsi all’insolito prodotto… una girandola di profumi intensi e mediterranei li travolge, una morbidezza senza pari e un gusto saporito e inaspettatamente salato li conquista. Quello che sembrava essere incidente, diventa così una scoperta, un’inaspettata nuova ricetta e un insolito sodalizio. I due decidono di mostrare al mondo la fortuita creazione ma un problema si profila: come trasportare il mastodontico manufatto? Presto detto! Bruno recupera il suo carretto parcheggiato sul retro del laboratorio e con l’aiuto del maestro vi carica il panettone. Nasce così una legenda e un nuovo, salato e gustoso panettone artigianale, che da allora e per sempre venne ricordato come Pankarretto.
Pankarretto è un panettone salato artigianale, creato dal Maestro Santi Palazzolo e farcito con ingredienti tutti siciliani:
peperoni verdi e rossi, olive nere, pomodori secchi e capperi di Salina selezionati personalmente dal maestro e lavorati con metodi tradizionali e naturali.
La sua consistenza soffice e fragrante è frutto di una lavorazione lunga e attenta.
Il lievito madre generato dal Maestro Palazzolo attraverso una tecnica personale e segreta affinata negli anni, è la base per la produzione di un panettone salato ricco e gustoso, perfetto come antipasto ma adatto anche alle più svariate occasioni di consumo.
Gli ingredienti della farcitura, vengono reidratati nel corso della lavorazione, grazie all’umidità sprigionata dalla lunga lievitazione (30 ore) e dalla successiva cottura.
La Sicilian Pale Ale di Bruno Ribadi, viene impiegata nel processo di lievitazione, regalando al Pankaretto un sottile aroma dalla sfumatura ribadiana.
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La storia : Bruno Ribadi di ritorno da una delle sue spedizioni in giro per la Sicilia, rincasava all’alba a bordo di un carretto siciliano, recando con sé un carico fatto di peperoni verdi e rossi, olive nere, pomodori secchi e capperi di Salina.
Mentre rimuginava sul suo bottino e sui potenziali usi dei pregiati prodotti per le ricette delle sue birre, Bruno viene attratto da una luce e curioso come sempre, si avvicina alla fonte luminosa. Grande è la sorpresa del birraio nello scoprire che quella luce proveniva dalla fucina di un grande maestro della pasticceria, Santi Palazzolo, il quale come ogni giorno all’alba, iniziava a lavorare nel suo laboratorio.
Spinto dall’innata sete di conoscenza, Bruno chiede al Maestro Palazzolo di poterlo assistere nelle sue preparazioni, proponendosi come aiutante; il buon maestro accetta e prende Bruno a bottega con sé. Trovandosi nel pieno del periodo natalizio, la produzione del laboratorio era votata alla preparazione dei panettoni, la cui realizzazione era scrupolosamente e minuziosamente seguita dal maître patissier e dal solerte aiutante. In un momento di pausa, assorto tra i suoi pensieri e sorseggiando una Sicilian Pale Ale, Bruno fa inavvertitamente caderela birra nel prezioso impasto.
Grande è lo sgomento del Maestro che inizia a rincorrere Ribadi in giro per il laboratorio. Nella concitazione del momento i due non si accorgono però che una strana alchimia si sta verificando: l’ impasto muta improvvisamente aspetto, iniziando a lievitarerapidamente e a dismisura. Aerrato finalmente Bruno per il colletto del camice, Santi Palazzolo si accorge che l’impasto si era tramutato in un gigantesco panettone: “Che cosa hai combinato?” urla il Maestro all’attonito assistente.
Superato lo sgomento Palazzolo e Ribadi si ricompongono per accostarsi all’insolito prodotto… una girandola di profumi intensi e mediterranei li travolge, una morbidezza senza pari e un gusto saporito e inaspettatamente salato li conquista. Quello che sembrava essere incidente, diventa così una scoperta, un’inaspettata nuova ricetta e un insolito sodalizio. I due decidono di mostrare al mondo la fortuita creazione ma un problema si profila: come trasportare il mastodontico manufatto? Presto detto! Bruno recupera il suo carretto parcheggiato sul retro del laboratorio e con l’aiuto del maestro vi carica il panettone. Nasce così una legenda e un nuovo, salato e gustoso panettone artigianale, che da allora e per sempre venne ricordato come Pankarretto.